It's Friday I'm (not) in love - Issue #208
Di Futuri Possibili e canzoni che non sai a chi dedicare
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E ora, come sempre, schiaccia play e… buona lettura.
Per tutto il tempo in cui ho ascoltato in questi giorni, compulsivamente aggiungerei, il nuovo album di Franco126 mi sono detta ironicamente che avrei voluto avere il cuore spezzato per poterlo apprezzare con ancora più intensità.
Futuri Possibili è infatti, come ben descritto da Rolling Stone, un “afterlife di un sentimento – senza per questo scadere nella monotonia o, quantomeno, nel languore. Canzoni sembrano sempre in bilico tra il rimpianto e il suo superamento, tra le strofe dominate dalla malinconia e i ritornelli riscattati dall’autoironia.” Descrizione perfetta per queste 13 tracce che segnano il ritorno, dopo quattro anni, di uno dei miei giovani cantautori italiani preferiti. Romano come me, nostalgico come me.
E torna con un’urgenza chiara: affrontare una rottura importante e tutto quello che ne consegue, un caos di emozioni che non ti lascia scampo e da cui non puoi fuggire.
Come il non volersi rassegnare in Ancora no:
Non lasciare che non resti niente di nostro
Un bicchiere non può riportarmi da te, ancora no
Stare male, ci sto
Fare a meno di te ancora no.
La voglia di ricominciare in Due estranei:
Svegliarmi un sabato mattina
Dimenticarmi che tra me e te c'è stato un prima
Che ha capovolto la mia vita.
Quell’effetto sliding doors che ci spinge a chiederci come sarebbe stata in un’altra vita nella title track Futuri Possibili:
Certi ricordi rimangono nitidi
Ma troppo spesso non sono attendibili
Lasciano segni invisibili
In tutti i futuri possibili.
La consapevolezza di chi siamo, con tutti i nostri limiti e le nostre mancanze in Frasi Fatte:
E potrei dirti che posso cambiarе
Che non è tardi per ricominciare
Ma non è importantе, sono frasi fatte.
Futuri Possibili è quindi un manifesto onesto “della sottanza” o della poetica del loser, come afferma lo stesso autore, consapevole che solo attraverso un’onesta accettazione delle proprie fragilità ci si possa esprimere al meglio e con maggior verità.
Ecco perché è un disco che risuona così tanto fin dal primo ascolto. Perché nella sua semplicità, ci ricorda esattamente chi siamo in quell’esatto momento in cui la fine di un rapporto ci mette a nudo di fronte a tutte le nostre crepe interiori.
Ero ironica quando dicevo che avrei voluto una situazione sentimentale diversa per ascoltare con più coinvolgimento questo album. Ma, allo stesso tempo, continuo a farmi da giorni la stessa domanda.
Dove vanno a finire tutte le parole che non sappiamo a chi rivolgere? Tutti i pensieri che non possiamo dedicare? Questo bagaglio emotivo che (ri)scopriamo di avere, fosse anche solo grazie a un pugno di canzoni, dove possiamo portarlo? O abbandonarlo?
Queste canzoni che nascono da un’urgenza intima così forte, possono avere lo stesso valore anche per noi che, attualmente, siamo in una zona sentimentalmente così neutra e beige?
Ci pensavo perché, forse partendo proprio da quel commento ironico, mi sono detta che di canzoni così io oggi, non saprei forse che farci nella mia quotidianità. Che sento tutta la loro portata intima e dolorosa, ma restano per ora lì tra i pezzi appena riprodotti su Spotify. Non diventano, ancora, parte di qualcosa di più personale.
Le canzoni sanno aspettare il momento in cui si trasformano in qualcosa di più? Quando diventano quel dizionario necessario per spiegare agli altri senza filtri, ma anche con maggior chiarezza, come stiamo davvero? Cosa stiamo attraversando?
Franco126 in quell’intervista afferma come “una canzone non è mai per una persona, no?” ed è questo il nodo di tutto. Questo album è anche per me, ma allo stesso tempo ne accuso una certa distanza. Il tema risuona in me, come credo in chiunque di noi, ma oggi capisco di percepirne solo una parte rispetto alla portata più vasta che potrebbe avere.
Chiaro, non serve essere reduci dalla fine di una storia importante per amare ogni singola traccia di Futuri Possibili. Ma la musica sa essere quella cassa di risonanza con le nostre emozioni, capace di amplificarle e farcele percepire in tutta la loro forza.
Per questo mi chiedo dove vadano a finire tutte quelle parole, o strofe, che oggi non saprei a chi dedicare. Probabilmente accadrà come con la vita, una mattina ti svegli e un pezzo che canticchiavi con beata ingenuità assumerà un sapore nuovo.
Arriverà una consapevolezza diversa e la conferma che qualche risposta che cercavi era già lì dentro. E quel riprodurre in loop su una piattaforma di streaming diventerà, di colpo, un gesto per ritrovare ancora un pezzo di noi attraverso le parole scritte da un perfetto estraneo.
#ItsFridayImNotInLove
Ps. Futuri Possibili è un album magnifico nella sua malinconia agrodolce, da ascoltare tutto d’un fiato. Goditelo e dagli il giusto tempo che merita.
💌 Modern Love
Dalla rubrica settimanale del New York Times “Modern Love” (da cui è tratta la serie disponibile su Amazon Prime)
Mentre i tuoi amici comprano case e mettono su famiglia, perché ti trovi alla serata Abba con un ventiquattrenne con un copricapo di pelliccia sintetica? E cosa significa iniziare a frequentare una persona 9 anni più giovane di te e ritrovarti in una situationship in perfetto stile GenZ ma non esserlo da parecchio? Nel suo Modern Love, scrittrice per la tv Anna Salinas racconta di una rottura, di un incontro e di un’altra rottura. E poi di un altro incontro ancora. Insomma, una trentenne sentimentalmente precaria come tanti di noi.
“Jacob and I had only dated a few months and barely scratched the surface of our emotions. We were, by all accounts, a “situationship.” And I had spent most of it focused on myself. Because I paid for things, I chose what we did, what we ate. And it wasn’t just that. He seemed endlessly impressed by my writing career. He made me feel like I had things figured out. But I hadn’t considered how it all made him feel. That maybe the constant focus on my life made him feel small and unmoored.”
📌 Post-it del venerdì
Single, dating, coppie e relazioni. Gli articoli della settimana per districarsi nel precariato sentimentale
Dating Trend: Il tuo tipo è la tua trappola? Hai ben chiari quali sono i tuoi dealbreaker (ovvero qualcosa che non ti fa desiderare di avere una relazione romantica con una persona)? Sei una persona abbastanza curiosa? Quattordici esperti di relazioni condividono i loro consigli sul dating moderno e alcuni sono particolarmente interessanti.
Vuoi che il tuo match su un'app di dating diventi un vero appuntamento? Come si esce dalla routine delle conversazioni infinite trasformando un semplice scambio in un incontro reale?
Pur non avendo mai letto la tetralogia de L’amica geniale, capisco cosa intendano le donne quando dicono che Nino Sarratore è un uomo da evitare. E salvarsi dai seduttori vanitosi e narcisi come lui è molto salutare. I consigli su come uscire da relazioni pericolose e tossiche con uomini narcisisti.
Vuoi approfondire davvero le tue relazioni? A volte basta una conversazione sincera e più profonda per rafforzare il legame, che sia con un partner, un’amica o qualcuno che stai conoscendo. Qui 70 domande, divise per “categoria”, che possono essere un valido aiuto per entrare nel vivo delle emozioni e a comprendere meglio l’altro.
🎙️ Mixtape e altre storie
Consigli (non) richiesti su come perdere tempo la sera
Personalmente credo che questa a Franco126 sia una delle interviste più belle lette in generale negli ultimi mesi. Lettura peraltro necessaria per scoprire ulteriormente questo album e tutto quello che significa.
Hai scritto, in altre parole, non un melodramma, ma un musical sulla sottanza.
Sì, un po’ sì.Questa sottanza non è per te solo un tratto autobiografico.
No, certo. È sempre presente nelle dinamiche più profonde che ci sono dentro chiunque di noi.
Hai pensato alle conseguenze che potrebbe avere questo disco sulla tua dimensione autobiografica?
Sicuramente ha fatto bene a me e credo anche a… chi ha sentito queste canzoni. Ma una canzone non è mai per una persona, no?
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Mi rassicura non essere l'unica che ascolta in loop questo album, anche se non ho nessuno a cui dedicare queste parole, esattamente come te. Album stupendo, in effetti.
Ciao Alessia. Le parole scaturite dal ricordo o rimpianto, nel mio caso vanno in note audio o scritte. Spesso si generano nei tragitti in auto e mi vedo costretto a fermarmi a lato della strada per non perderle. E poi in domeniche pomeriggio come questa se ne raccolgono gli spunti e si scrive. Perché l'emotività è senza memoria. Rileggerle in futuro mi farà bene.
Grazie per i tuoi spunti. Mi piace leggerti.