Questa è It’s Friday I’m (not) in love, una newsletter settimanale per cuori precari ma non disperati che arriva ogni domenica mattina. Se ti piacerà, clicca sul cuore, commenta o inviala ad altri potenziali (e non) cuori allo sbando. Oppure puoi offrirmi un caffè e supportare il mio lavoro. Grazie!
E ora, come sempre, schiaccia play e… buona lettura.
Ieri un caro amico a cena, parlando di offerte di lavoro e opportunità o meno da cogliere, mi ricordava di come le persone siano abitudinarie e, di conseguenza, meno inclini a rischiare e a lanciarsi verso l’ignoto.
Un modo come un altro per difendersi e aver cura di sé, ricercando proprio nelle nostre abitudini un linguaggio che conosciamo e riusciamo a decifrare facilmente.
Le relazioni non sono da meno. Rapporti che nascono da una mano giocata al buio e che diventano, passo dopo passo, un percorso che impariamo a (ri)conoscere nel tempo. Un porto non sempre sicuro ma di cui conosciamo tutti gli approdi, gli stessi ai quali vogliamo tornare.
A dispetto di quanto si dica, sono convinta che sia proprio l’abitudinarietà quello in fondo cerchiamo per tutta la vita. Piccoli riti intimi ai quali aggrapparci quando sentiamo che il resto non funziona come vorremmo. O più semplicemente il piacere di costruire una quotidianità con un’altra persona, che ci faccia sentire in una zona di confort senza darci mai l’impressione di sfociare nella noia.
Ecco allora che la sfida vera è proprio quella di mantenere un giusto equilibrio tra abitudini e aspettative, tra voglia di novità e bisogno di quotidianità. Volere un “noi” ma non per questo tutte le risposte. Ecco perché, dicono, le relazioni più stabili e longeve siano proprio quelle dove resta un tacito non detto, una piccola zona di sano mistero.
Conoscere l’altra persona ma senza la pretesa di avere di fronte un libro aperto. Ritrovarsi, però, in gesti che appartengono solo a quella precisa dinamica a due, un linguaggio intimo e a tratti silenzioso che trapela in dettagli e piccole abitudini.
Credo sia questo quello che mi manca di più alcuni giorni. Quelle abitudini che si stabiliscono quando un io diventa un noi, quella quotidianità capace di scandire le giornate dando un ritmo diverso, forse non più improvvisato ma sicuramente armonico.
Una settimana fa ero a un matrimonio e al tavolo a cena ho ritrovato tantissimi vecchi amici che non vedevo da anni. Tra questi una coppia, neo sposi, che stanno insieme già da più di una decina d’anni. Per sbaglio lo sguardo mi è caduto su un gesto di lui, il suo braccio che circondava le spalle di lei e la punta delle dita che le sfiorava leggermente la pelle.
Un gesto intimo, privo di qualunque malizia o sensualità, ma piuttosto intriso di profonda dolcezza. Un gesto silenzioso che parlava proprio di abitudine e di supporto quotidiano. Qualcosa che entrambi forse ritrovavano in quel leggero contatto.
Ho pensato che il dating, le frequentazioni, il provarci e il crederci ancora, i rapporti e i tentativi, le rotture, le ripartenze tutto porta a lì. A quel gesto semplice di affetto e di intimità.
Una tenerezza che non vuole essere rifugio ma un luogo a cui tornare. E che a volte si rincorre davvero per tutta la vita.
#ItsFridayImNotInLove
💌 Modern Love
Dalla rubrica settimanale del New York Times “Modern Love” (da cui è tratta la serie disponibile su Amazon Prime)
A una certa età, tra ginocchia scricchiolanti e ricordi di liceo che finiscono nella pagina dei necrologi, anche le cene tra amici diventano riflessioni sulla vita, l’amore e su chi se ne andrà per primo. Con leggerezza, ironia e un cuore grande, l’autrice di questo Modern Love, Beth Apone Salamon, racconta una (falsa) diagnosi di cancro, la voglia di proteggere chi si ama e il valore immenso delle cose semplici: un panino preparato in silenzio, una battuta condivisa, un raggio di sole in cucina. Un inno alla tenerezza che resiste al tempo.
“We say “Goodbye” and “I love you,” because if age has taught us anything, it’s never to miss the chance to share the tenderness of our still-beating hearts.”
📌 Post-it del venerdì
Single, dating, coppie e relazioni. Gli articoli della settimana per districarsi nel precariato sentimentale
Le dating app sono in crisi: si può ancora amare offline? Whitney Wolfe Herd, creatrice di Tinder e Bumble, punta su AI e verifiche per rivoluzionare il dating digitale. Ma tra scroll infiniti e sensazione di rifiuto, la vera sfida resta riscoprire l’amore nella vita reale.
Rispondere a un messaggio posticcio da parte di un tipo inconcludente non dovrebbe essere difficile, eppure lo è. In un’epoca di dating confusionario e amori tiepidi, qui si riflette su quanto sia faticoso dire "no" a chi non fa per noi — soprattutto quando la solitudine bussa. Anche se la tentazione di accontentarsi è forte.
Dating trend: Soft clubbing: il nuovo segreto per trovare l’amore. C’è un modo silenzioso e inaspettato con cui i giovani stanno riscrivendo le regole degli incontri.
Sempre più giovani trovano l’amore ai festival, tra musica, abbracci e momenti intensi. Tinder registra un aumento del 13,83% nelle menzioni ai festival nelle bio, mentre Eventbrite conferma che i concerti sono tra i luoghi ideali per incontrare qualcuno.
🎙️ Mixtape e altre storie
Consigli (non) richiesti su come perdere tempo la sera
Le HAIM stanno per tornare con un album, I Quit, totalmente incentrato sulle relazioni o meglio sulla mancanza di relazioni, dichiarando come questa sarà la “single girl summer”. In particolare, con I Quit e video ironici su TikTok, le sorelle Haim stanno trasformando il “drama” sentimentale in libertà condivisa. Tra tour, confessioni esilaranti e messaggi di sorellanza, hanno creato uno spazio in cui ridere dei disastri amorosi… e sentirsi finalmente bene da sole.
In attesa della sua uscita (io sulla fiducia l’ho già ordinato) ho ricominciato spesso a riascoltare il mio album preferite delle tre sorelle californiane, Something to tell you, perché ci sono pezzi che reputo perfetti per queste serate di inizio estate, quando una sottile brezza si mescola con la stanchezza della giornata e ti ritrovi a camminare verso casa cercando di svuotare i pensieri. Pezzi come Want you back, You never knew e Night so long per me restano splendidi anche a distanza di 8 anni dalla loro uscita.
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Grazie per come scrivi 🫶 mi sembra si aprano delle serrature di stanze ancora da aprire nella mia mente ! O forse scrivi cose che penso ma che a parole non traduco mai ❤️
oggi: 🥹🥹🥹