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E ora, come sempre, schiaccia play e… buona lettura.
“Magari non eravamo fatti per stare insieme per sempre.
Forse eravamo destinati a essere le persone che ricorderemo per sempre.”
C’è un momento preciso di Forever, miniserie rivelazione di Netflix tratta dal romanzo di Judy Blume degli anni 1975, che riassume perfettamente il senso più profondo di tantissime relazioni. E del primo amore.
In un momento di forte tensione emotiva tra i due protagonisti, Justin si lascia andare a una riflessione di rara maturità con Keisha decidendo di interrompere la loro relazione. Se sia la fine definitiva o meno non è dato saperlo, il finale resta aperto e la seconda stagione già confermata.
Ma in quella scena c’è tutto il senso dello stare insieme, del condividere un pezzo di vita con un’altra persona, del farle spazio dentro il nostro mondo interiore. Ogni volta come se fosse la prima, con quello stesso entusiasmo anche se spesso inconscio.
Il primo amore del resto è quello che non conosce condizioni. Totalizzante, ingenuo, puro. Per certi versi fissa l’asticella delle relazioni future, pur in una piccolissima percentuale. E la spiegazione ce la fornisce un diciottenne di Los Angeles in quel breve minuto all’ottavo e ultimo episodio. I primi amori non nascono per durare tutta la vita, ma per cristallizzare un ricordo da custodire per sempre.
Per tornare a quel momento preciso, in cui letteralmente hai sentito un brivido e la certezza che qualcosa nell’aria fosse diverso. Che fossero farfalle nello stomaco o elettricità poco importa. È quella sensazione a cui torniamo tutte le volte che ci chiediamo cosa non funzioni nella nostra attuale frequentazione, cosa manchi, perché non ci sentiamo più in un certo modo.
Dicono che con l’età si cresca, e che anche il modo in cui viviamo le relazioni cambi: più razionalità, maturità, magari anche un pizzico di pragmatismo. E forse è vero. E, nella migliore delle ipotesi, se siamo fortunati, lavoriamo sul nostro pattern emotivo per trovare equilibrio e una serenità e soddisfazione maggiore nei nostri rapporti.
Però è indubbio che la dolcezza e la tenerezza del primo amore continui a restare in un piccolo cassetto segreto della nostra memoria. Tutti abbiamo qualcuno come Keisha e Justin. Qualcuno di cui ci siamo innamorati senza condizioni pur non conoscendole o non comprendendo fino il fondo il senso di quel sentimento. Con totale abbandono da un lato e ingenuità dall’altro, ipotizzando un per sempre che, tranne in rarissimi casi, non si è poi mai realizzato.
Allora il per sempre assume una sfumatura diversa. Quella del ricordo che non è mai zavorra ma luogo sicuro a cui ripensare con gratitudine. Perché un primo amore capace di essere ricordato a distanza di anni con una certa intensità non è mai scontato o certo.
Eppure sono convinta che tutti serbiamo in qualche modo il ricordo di quella prima persona che ci ha fatto sentire diversi, confusi e fragili. Ma anche coraggiosi. Qualcuno che ci ha aperto a un possibile noi per la prima volta, per cui immaginare futuri lontani e viaggi senza ritorno.
Il primo amore che, dicono, non si scorda mai. E anche quando accade, qualcosa inevitabilmente resta. Perché, come scrisse la poetessa e attivista per i diritti civili Maya Angelou, “Ho imparato che le persone possono dimenticare ciò che hai detto, le persone possono dimenticare ciò che hai fatto, ma le persone non dimenticheranno mai come le hai fatte sentire.”
E, allora, ecco che Forever appare come un ritratto onesto, veritiero e di una dolcezza disarmante sul primo amore. E sull’accettare che per sempre spesso è saper ricordare qualcuno per sempre pur non restando insieme. Ed è forse questo il suo regalo più prezioso.
#ItsFridayImNotInLove
💌 Modern Love
Dalla rubrica settimanale del New York Times “Modern Love” (da cui è tratta la serie disponibile su Amazon Prime)
Una crociera per coppie, un padre appena lasciato e una figlia ventenne chiamata all’ultimo minuto per non farlo partire da solo. Quello che inizia come un riempitivo diventa, nel tempo, una serie di viaggi condivisi tra due persone che si stanno ancora imparando. L’autrice di questo Modern Love, Kelsey Abkin, figlia di “famiglia 2.0”, ha sempre avuto un posto marginale nella vita del padre eppure qualcosa cambia. Una storia tenera e ironica su famiglie complicate, seconde possibilità e l’amore che si costruisce viaggiando — anche quando non sai esattamente dove stai andando.
“I looked at my father and smiled, feeling an overwhelming mix of love and acceptance. I wanted him to know — not just on the surface, but deeply — that I understood. That he was a father, but first he was a person. That it was OK. That life is complicated, and our stories are never as simple as we want them to be.”
📌 Post-it del venerdì
Single, dating, coppie e relazioni. Gli articoli della settimana per districarsi nel precariato sentimentale
Relazioni aperte e sesso occasionale: come capire se si è pronti a vivere una relazione non esclusiva, quali sono le emozioni che possono emergere e come gestirle al meglio. Gelosia, confini chiari e consapevolezza diventano fondamentali per affrontare questi temi senza fraintendimenti né sofferenze.
Il modo di dire “Fake it till you make it” non dovrebbe valere anche a letto. Con tagliente ironia e una lucidità che arriva solo dopo qualche errore, in questo pezzo l’autrice riflette su cosa significhi davvero desiderare — e farlo sentire al partner. In un mondo che insegna alle donne a compiacere prima ancora che a chiedere, smettere di fingere diventa così un atto radicale.
E se a spezzarci il cuore non fosse un ex, ma un’amica? Quando un’amicizia finisce senza spiegazioni, il dolore è confuso, silenzioso, spesso ignorato. Ma perché non diamo la stessa dignità alla fine di un legame platonico quanto a quella di uno romantico?
12.000 dollari per trovare l’amore: Shirley Vernae Williams ha conquistato il cuore del suo futuro marito grazie a un dating coach, diventando virale su TikTok. Sempre più donne scelgono questa strada non solo per cercare l’amore, ma per trasformarsi profondamente. Cosa si nasconde davvero dietro il mondo dei dating coach? Forse la nuova chiave per capire l’amore oggi.
🎙️ Mixtape e altre storie
Consigli (non) richiesti su come perdere tempo la sera
Adoro il fatto che finalmente sempre più serie televisive si stanno affidando a figure specializzate come i music supervisor. Il risultato è una colonna sonora solida che crea veramente un match perfetto con la storia, esaltandone al massimo determinate scene e momenti. Forever ne è un bellissimo esempio, oltre ad essere praticamente un buon quarto del mio Spotify condensato in tot. episodi. Assolutamente da ascoltare per apprezzare o scoprire ottima musica. Su tutti Do 4 Love, pezzo strepitoso che onestamente non conoscevo e ora è in loop in cuffie quando torno la sera.
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